fasi del viaggio interiore
- Noah Mana Tapu

- 7 mag
- Tempo di lettura: 3 min
CONOSCI, POSSIEDI e TRASFORMA TE STESSO
L'uomo della visione psicosintetica, come il mitico Ulisse, è percorso da un'insaziabile sete di sapere. Per questo Assagioli considerava strano che l'uomo moderno avesse studiato con tanto interesse il mondo esterno trascurando l'esplorazione e la conoscenza della propria natura profonda. Egli riteneva necessario tale studio anzitutto per comprendere realmente chi siamo, secondariamente per divenire "padroni in casa propria" ed infine per innescare e favorire processi di cambiamento e trasformazione. Questi tre scopi sono stati riassunti nel motto che ispira tutta l'opera psicosintetica:
- Conosci te stesso,
- Possiedi te stesso,
- Trasforma te stesso.
CONOSCI TE STESSO
Nel conosci te stesso è racchiuso l'invito a comprendere i meccanismi, consci ed inconsci, sottostanti al nostro vissuto psichico imparando ad osservare le sensazioni, gli impulsi, le emozioni, i pensieri, le immagini e le intuizioni che ci attraversano più frequentemente. È un invito ad interrogarci sulle diverse immagini che abbiamo di noi, sui nostri desideri e sogni più profondi, ad osservare le nostre risorse e quelli che crediamo essere i nostri limiti, a comprendere cosa ci dà gioia e cosa ci fa soffrire o arrabbiare, in quali modi sottovalutiamo il nostro potere personale, quali situazioni, persone, azioni, sentimenti stimolano il nostro benessere e la nostra autenticità. L'atteggiamento fondamentale che permette tale esplorazione consiste nell'assumere la posizione interna dell' osservatore. Questa "disidentificazione" costituisce la premessa indispensabile per accedere alle successive fasi della padronanza e della trasformazione di sè.
POSSIEDI TE STESSO
Nel possiedi te stesso si unisce, alla comprensione dei meccanismi psichici, la ricerca attiva di uno spazio interiore in cui sentirsi centrati, consapevoli e creativi. La fase della padronanza prevede la scoperta ed il risveglio dell'Io e l'attivazione della volontà e si basa su un principio fondamentale che Assagioli ha formulato come segue:
"Noi siamo dominati da tutto quello con cui il nostro io si identifica.
Noi possiamo dirigere ed utilizzare tutto quello da cui ci disidentifichiamo."
L'io dunque anziché essere manipolato dai vari elementi psichici può mettere in atto delle strategie per dirigerli e padroneggiarli. L'approccio psicosintetico intende la padronanza come la capacità esprimere o inibire (non reprimere!), coltivare o ignorare, i vari aspetti di noi stessi a seconda dei momenti e delle situazioni della vita.
TRASFORMA TE STESSO
Nel trasforma te stesso, attraverso il contatto con gli elementi dell'inconscio superiore e l'uso della volontà attiva, possiamo conoscere ed intraprendere il nostro personale ed autentico cammino evolutivo anche a livello transpersonale. Strettamente collegata alla capacità di gestire se stessi è infatti la dimensione del cambiamento. In psicosintesi la trasformazione ha un'importanza grandissima perché tutta l'opera psicosintetica è volta a tale scopo. Il cambiamento non è solamente qualcosa che accade spontaneamente, ma è un processo che può essere favorito dall'impiego di alcune specifiche tecniche attive che portano la persona ad una rinnovata concezione e visione di sé e a sintesi sempre più ampie ed inclusive.
È importante concludere specificando che in nessun modo questi stadi vanno attuati in una rigida successione cronologica. Essi costituiscono piuttosto i momenti ideali, distinti ma non separati, del percorso psicosintetico. Potremmo immaginare questo percorso in modo circolare: si conosce una parte di sé, se ne raggiunge la padronanza, la si trasforma per poi passare ad un'altra parte di sé e così via. Assagioli amava dire che la psicosintesi è un processo che non ha mai fine.
di Petra Guggisberg Nocelli



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