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Anarchia Spirituale

  • Immagine del redattore: Noah Mana Tapu
    Noah Mana Tapu
  • 8 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

Nel corso degli anni la politica si è sempre più separata dalla gente per asservirsi all’economia. Oggi le istituzioni non danno più voce alla gente, la politica è nelle mani di poche, potenti organizzazioni economiche che diventano sempre più potenti. Nel giro di poco tempo le piccole e medie imprese spariranno, ci saranno solo i super ricchi e i poveri.

Anche la cosiddetta scienza si è asservita all’economia che ha propugnato, difeso, sostenuto il materialismo: l’oggetto vendibile e riproducibile su scala industriale. Gli scienziati oggi sono chiamati a prendere atto del materialismo becero nel quale la scienza è sprofondata e a ritrovare la realtà spirituale. L’uomo è una entità spirituale, la natura è un’entità spirituale e bisogna approcciarla da una prospettiva olistica.

La terapia è diventata un grande apparato che serve a convincerci che nell’anima e nelle sue immagini vi è sempre qualcosa di sbagliato e di malato, da correggere e guarire.

La propaganda e l’ingegneria del consenso sono la sottile ragnatela che pervade il mondo.

La lotta è unicamente tra poche ricchissime organizzazioni che vogliono tutto, perché il potere è fatto così: non ci si può mai fermare, bisogna averne sempre di più. Non è mai l’uomo che possiede il potere, ma il potere è il demone che possiede l’uomo.

Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee condizionate da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. Sono loro che muovono i fili.

Controllano ogni cosa e manovrano gli individui con l’ingegneria del consenso. Non esiste una sola battaglia, una sola protesta, per quanto fondata su idee meravigliose che non sia manipolata, sono pochi e sono invisibili coloro che muovono le fila delle proteste, convincendo la gente di tutto e del contrario di tutto per il proprio tornaconto.

Edward Bernays, il nipote di Sigmund Freud, ci insegna cosa sia l’ingegneria del consenso.

Nel 1929 convinse le donne americane a fumare. A quel tempo per le donne il fumo era considerato un tabù, a loro non era consentito fumare in pubblico. Nel 1922 una donna era stata persino arrestata per avere acceso una sigaretta per strada. Allora le aziende produttrici di sigarette pagarono il mago della propaganda affinché convincesse le donne a fumare. Bernays, durante una parata di Pasqua, convinse un gruppo di femministe a nascondersi delle sigarette Lucky Strike sotto la gonna per poi accenderle nel bel mezzo della parata come segno di sfida contro il potere dominante maschile. Egli informò anche la stampa del fatto che aveva sentito dire che un gruppo di suffragette avrebbe inscenato una protesta in segno di libertà e di emancipazione accendendo quelle che lui stesso aveva definito “le torce della libertà”. Figuratevi di quale libertà si trattava!.....

Quando il governo americano fondò il Creel Committee, un organismo che aveva lo scopo di organizzare la propaganda bellica per diffondere tra gli americani l'idea dell'accettazione dell'ingresso dell'America nella Prima Guerra Mondiale, Berneys ne fece parte e fu proprio lui ad ideare il noto manifesto pubblicitario raffigurante lo Zio Sam lo e la celebre frase "I Want You for US Army", oltre a manifesti, immagini e vari tipi di documenti propagandistici.

È stato Edward Bernays a convincere, nei primi anni del secolo scorso –lautamente pagato dai banchieri- gli americani che esistevano lavori seri e che lavorare per le banche era un lavoro serio e spendere i propri soldi per comperare prodotti finanziari e contrarre mutui e prestiti dalle banche era una cosa buona e giusta. Certo che è buona e giusta, per le banche, però, non per i cittadini che devono spendere gli anni migliori della loro vita a pagare i debiti!

Uno dei principali clienti di Berneys fu la "United Fruit Company", la produttrice delle banane Chiquita, che possedeva vaste piantagioni di banane in Guatemale. Per decenni la United Fruit aveva controllato il paese mediante dittatori corrotti, era riconosciuta come la “Repubblica delle Banane”. Ma nel 1953 fu eletto presidente del Guatemala Arbenz Guzman, il quale promise di liberare il paese dal controllo della United Fruit. Quello stesso anno annunciò che il governo avrebbe confiscato molte delle terre della compagnia. Arbenz era un socialista democratico senza alcun legame con Mosca, ma Bernays macchinò per renderlo una minaccia comunista. Berneys convisse gli americani che Arbenz Guzman era un pericoloso comunista che minacciava l’America e la democrazia nel mondo. Così preparò il terreno alla Cia che organizzò un colpo di stato in collaborazione con la United Fruit. La CIA addestrò e armò un esercito di ribelli che rovesciò il governo di Arbenz, ovviamente molta gente morì, convinta di morire per la libertà, per la democrazia e per rendere il mondo un posto più sicuro. Da allora questo modo di fare è diventato una prassi nei confronti di quei governi che, nel mondo, non sono in linea con gli interessi del capitalismo.

La propaganda o, come la chiamava lui, l’ingegneria del consenso, che Berney aveva inventato era in grado di far fare alle masse tutto ciò che le industrie volevano. Oggi, a oltre cento anni di distanza, i meccanismi che Berneys ha inventato sono potentissimi e danno a pochi il pieno controllo sulle masse.

Noi siamo dominati, la nostra mente plasmata, i nostri gusti formati, le nostre idee condizionate da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. Sono loro che muovono i fili.

La via d’uscita è spegnere la mente ordinaria, entrare in una mente poetica, un pensiero del cuore che non può essere asservito: questo io chiamo ANARCHIA SPIRITUALE.



(Tratto da Selene Calloni WIlliams “Guerrieri Immaginali” Hermes Edizioni)

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