Sorte, morte e uno spazio colorato
Sorte, morte e uno spazio colorato
nel luccicante tremolio che chiamo prato
signore del vento e delle tempeste, da te ritorno
mi aspetti nel mare, blu profondo
in archi di risa, tu sei il vagabondo che prega
non cerchi le mani che furono appiglio del mondo
non vuoi togliermi il velo del cielo
sono in te come ero