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La Stella Marina ritorna a casa e brilla più intensa

Marina

Marina Venere

Nata in cielo in un istante poi caduta riflessa nel mare

Sembrava andata ad abitare nel suo fondo

Tra alghe, coralli e pesci ognicolore

Si muoveva e cresceva, riflessa, ad ogni giro di luna

Dimenticando il cielo ed esplorando il mare

Qui un raggio, là un’ombra e nodi di stelle riflesse

Giocando coi pesci, condividendo

la fatica dei pesci

Diventando grande ogni mattino

faceva e disfaceva i suoi nodi

guardando avanti, correndo avanti

guadando indietro, pensando indietro

e sotto e dentro

unico oblio il cielo

matura e brillante delle altre stelle riflesse

si prendeva cura, dalla pace del suo rifugio

la sua casa (riflessa), tra le pieghe del mare

E un bel dì strani giri improvvisi

della grande sfera che ospitava il mare

la portarono vicina, così vicina

alle rocce e alla sabbia oltre il confine

e tutti i vicini abitanti ammirati cominciarono a tremare

e tutti i nodi di sabbia arrivarono come onde

in groviglio

con grandi boati

poi sussurri

e poi pace

parole riflesse, onde marine

parole lasciate pulsare come correnti ordinate

e la stella scivolava rapida oltre il confine

e quando l’ultima goccia del mare

lasciò andare il suo riflesso

ecco un suono un “boato leggero” dal cielo

ed ecco la stella nella sua casa

da dove mai si era spostata

se non per uno gioco misterioso

di riflessi e di oblii

e per un momento ogni stella riflessa si sentì a casa

il cielo spazioso morbido velo

d’intorno

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