Identità (2001)
85 poesie con disegni di Emilio Giossi e prefazione di Gabriella Migliaccio
Autoprodotto, proprietà dell’autore
Un vecchio
Vidi un vecchio dal viso profanato
come scorza d’albero antico
e grato, d’esserci, sorrideva
tra le piroette di fumo della sua
sigaretta spenta. Senza fretta alcuna
addolciva l’occhio curioso e amico.
Quali visioni scioglieva il tocco
dello sguardo, pensieri accidentali o
lumi di chiarezza?
Delicato come la brezza andava quieto.
Sapeva della morte il passo, splendeva
nel suo viso il bagliore della distanza.
Passato il fosso svaniva come danza,
all’improvviso. E ora mi chiedo, seduto,
placato lo stupore, quale segno sia
d’onde sia venuto, a quali suoni antichi
abbia dato voce e figura e segno.
La nostalgia dell’immenso mi preme
lo sterno e m’atterra
Così sia.
In forma di viaggio (2001)
7 poesie con 7 disegni di Emilio Giossi
Signum edizioni d’arte, n°137
Se dico “pietra”, pietra sia
manto e giaciglio assolato.
Infiammo, ventre cavo
trapassato da aliti di fornace.
Granello franto, perdo
lacrime e sangue a zampilli.
Creste irte, d’ossa assetate
brune, immobili zolle.
Disteso, lungo un nervo di terra
negli elementi, tremo schiacciato.
Ogni scintilla infiamma
il mio umile ventre
pigiato da mano antica
tra carni ed ossa
a dare forma
a quell’alito di vento
che chiamo vita.
Restauri e avanzamenti (2001)
29 poesie inedite, proprietà dell’autore
Mi faccio appresso
come colui che esplora
cauto l’enigma
e lo depone nel suo ventre
lacrime alle dita ti sfioro
e a te m’avvicino, delicato come
soffio, cristallino
dimentico
in volteggi di stupore
cedo il passo all’incanto, lo spiego
con mani sapienti
guidato da musica d’ossa
al tormentoso vibrare del mio confine
della pelle che si fa breccia e
scivola in carezze entro il tuo bozzolo di luce
e al tocco
schianto
di fronte ai tuoi
occhi, scintilla
trafitto
e il tuo protenderti
come arco al mio corpo
ebbro
dello splendore che promani
e che sei.
E non sono più UNO
non sono più nel(la) mia carne
svoragino in te, nel tuo profilo
nel profumo tuo
dimentico il mio nome (la mia storia)
sono vento e onda e
polvere
e so di terra
e sono terra
la tua pelle è la mia pelle
e le ossa, i muscoli e
il respiro
e sono respirato dal tuo respiro
non ho più confini
la mia gioia
è un oceano (è UNA con l’oceano)
che cavalca le lacrime
una con il moto
degli astri
nell’esplosione cosmica.
E potrei, ora
la mia morte
ORA
nel tuo seno la mia
ALBA
Frammenti dalla Leggenda Personale (2001)
22 poesie inedite, proprietà dell’autore
ALLA MIA ANIMA
Anima mia, mio lume, mia chiarezza,
mio spirito di trascendenza.
Ho la terra che mi insidia le gambe ed il costato,
sprofondo inondato dalla tua luce.
E ti vedo trono e monte e saldo consiglio,
specchio dei miei aneliti.
In te io trovo il mio essere più alto,
il mio volto più luminoso,
i miei occhi di giada.
Mi insegni il flusso della vita, stregone altissimo,
mio stupore e incanto e voce e ponte e
rupe d’alba
libra
sulla via del tempo
clessidra mi è
oceano
soffio che libera.
Osservatori
(dic 2001-feb 2002)
33 poesie inedite, proprietà dell’autore
Mi chiedi chi sono
col tuo esserci
chi sei?
sveli il mio
mistero e
generi il tuo
io il mio
nei tuoi occhi.
Io sono
e in ogni luogo
forma di colore.
Il bianco appare
allo svuotarsi.
Non serve risposta:
non v’è domanda.
Tra inspiro ed espiro
(mar-apri 2002)
8 poesie inedite, proprietà dell’autore
Tra inspiro ed espiro
si svela il reale
la pagina bianca
tra fiori d’inchiostro
silenzi dell’eco
in trecce di suoni
né fuori né dentro
attendo l’istante
sia dentro che fuori
io sono, senz’ombre
l’immagine.
Esoterica
(maggio 2002)
19 poesie inedite, proprietà dell’autore
Vedo un uccello bianco
che mi somiglia
e mi sorveglia dal cielo,
danzando
tra gli interstizi del tempo.
Quando lo guardo mi sorride,
ed io
regalo una lacrima alla terra
e una scintilla alle stelle.
Anche questo sono io
(maggio 2002)
7 poesie inedite, proprietà dell’autore
MI CHIEDO, AVOLTE, PERCHE’
Mi chiedo, a volte, perché quando mi alzo dal letto
le nuvole mi strisciano nella testa
s’incagliano e diventano stagno.
Scendo le scale come un condannato
(lo stesso uomo che certe notti sente gli astri danzare).
Rinuncio agli sguardi e non so parlare, non so dire nulla
(ho passato anni desiderando di perdere la lingua,
eppure s’è fatta incudine e di giorno, al buio, piange).
Quando incontro un uomo mi tremano le dita,
perdo le lacrime come sudore, eppure sono vivo
un corpo da uomo, una casa luminosa,
una donna che splende tra le mie dita
(mi chiedo a volte la mia età, quale luogo abito, quale pensiero;
oggi ho dimenticato persino il mio nome).
Sto dentro un corpo, ventott’anni senza tregua,
per svegliarmi un giorno e vedere che
è ancora sterpi e gocce di sangue.
Vorrei almeno scrivere, con le mani sazie e il collo pieno di sorrisi.
Qualche volta ho pensato di morire, ma già lo faccio a volte
senza chiedere nulla, senza farmi vedere.
E sorrido perché rinasco troppo uguale a me stesso,
con la pelle troppo stretta e un desiderio
che supera le stelle
e mi strappa gli occhi e il costato.
Porte
(maggio-luglio 2002)
6 poesie inedite, proprietà dell’autore
CI NUTRONO
Le visioni oltre gli occhi
Le chiarezze delle lune del pensiero
La parola nel fiume del dire
Gli stupori del petto
La forza del ventre e il “sì” del pube
L’azione del corpo, il volo
verso il reale, oltre il velo
Un dipinto un nuovo cielo
Il sorriso di un bambino
La pienezza nei tuoi occhi
Il suono del vivente in divenire
Il mio essere al mondo
e persino, il pane e il vino.
La fiducia nel Reale
(2003)
5 poesie inedite, proprietà dell’autore
AMICIZIA (A Michele, per Jorge)
Mahatma dagli occhi appena nati
l’umile fierezza di chi è vivo
nelle membra e nello sguardo illuminato
bronzo di Riace, luce
(la voce di Jorge, le sue mani)
maestro da discepolo vestito.
Con lo spirito di Jorge
nelle vele (2008)
16 poesie inedite, , proprietà dell’autore
ECO - tema con variazioni (a Jorge Eduardo)
Tutto questo dolore tutto questo dolore
Un tempo sigillato nella carne nella carne
Ora è in ogni luogo in ogni cosa
In ogni essere e persona ogni persona
Sente col mio cuore nel mio cuore
La pulsazione viva senza amore nell’amore
Riposare quieta nel mio viso che sorride
Essendo e divenendo in ogni gesto ad ogni gesto
Lasciandolo fiorire nel dolore ogni colore.
Questa poesia è stata pubblica in JORGE EIELSON Arte come nodo/Nodo come dono - edizione Gli Ori, 2008
Punto della situazione
(2008)
7 poesie con 7 disegni di Rudina Hoxhaj
Signum edizioni d’arte, n° 176
manca
Il mio niente
(2009)
4 poesie inedite, proprietà dell’autore
Il mio niente
(2009)
4 poesie inedite, proprietà dell’autore
Se cade tutto cosa rimane?
Cade l’idea che ha generato la parola
Cade la disciplina, la volontà, l’intelligenza
E cade il sentimento di riconoscenza
Riconoscere cosa a chi se c’è solo UNO!?
Finzione del mondo duale
Io-tu, dare-avere, nascere-morire
Qui nulla esiste così come i pensieri raccontano
Mi ritrovo nudo e libero da appoggi
Sospeso in ogni dove senza centro né confini
E non c’è nulla da dire da fare da ricordare
Nulla da conservare nulla da trasformare
Tutto è qui è lì è ovunque
Tutto diviene ed E’ eternamente
Tutto emerge e ritorna da dove è venuto
Si scrivono queste parole senza memoria
Ed io scuoto la testa incredulo
Ridendo e piangendo dal mio niente
Luci su Lucio
(2010)
11 poesie indite, illustrate da Sara Boscacci
C’è chi c’è e chi non c’è
C’è chi inventa verità e chi cerca la realtà
C’è chi vede senza parlare e chi parla per non vedere.
C’è chi canta il suo stupore perché non ha le parole
e chi rinuncia a cantare e si abbandona al grande mare.
C’è chi c’è e chi non c’è nelle cose che fa
c’è chi sa e chi non sa i tesori che ha.
C’è chi avendo ogni cosa ne vuole altre cento
e chi indossa un vestito e ci balla contento.
C’è chi dice e disdice con facilità
c’è chi pesa le cose che dice e dirà.
C’è chi ha grande paura di tutti gli specchi
e chi ne cerca ogni giorno di nuovi e di vecchi.
C’è chi attende rabbioso la felicità
e chi è felice sapendo che mai se ne va.
E c’è anche chi mangia, respira e cammina
seguendo i sentieri che la vita gli dona.
Leggere, con cura
(2010)
7 poesie dedicate ai professionisti della cura, distribuite in 2500 agli operatori dell’Ospedale Manzoni di Lecco e installate permanentemente presso il piano terra della palazzina amministrativa.
Canto dei medici
Scrutiamo nei corpi e nella nostra scienza
cercando il senso dei suoi canti sgraziati
con strumenti potenti e parole arcane
di rado sospesi tra segrete domande:
quali pensieri fanno ammalare e quali guarire?
Quali emozioni parlano al corpo per nutrirlo?
Che ogni diagnosi in essenza sia: “carenza di vita, amore”?
Verso l’inizio della fine
(2011-2012)
Varie poesie inedite sparse, proprietà dell’autore
Chiedo per l'anno nuovo
di guardare a tutti gli esseri umani
con interesse e attenzione
come guardo i clochard, gli artisti, gli ambulanti,
i malati, i depressi, i viaggiatori
i pazzi, i bambini
le piante, le rocce e gli animali
e non ancora quegli umani comuni,
comunemente intrappolati nella rete
che mi spaventavano
per la loro innaturale normalità
ma non sapevo capirlo e dirmelo
Chiedo di vedere in tutti e tutto quella scintilla,
che conosco perché l'ho vista, l'ho sentita, l'ho abbracciata
in momenti eterni di chiarezza di pienezza di luminosità
chiedo di vederla in ogni essere,
in ogni forma della vita
così anche negli umani,
tra i quali mi trovo
per scoprirne la natura,
sapendomi
e sentendomi altro,
sapendovi
e sentendovi
altro
Vi amo
ancora fiocamente
avendo in cuore il desiderio
di amarvi infinitamente